Mentre le aziende cercano di sfruttare il valore dei dati, devono anche garantire la conformità alle normative privacy proteggendo la riservatezza degli individui. Tecnologie largamente utilizzate a questo scopo sono l’anonimizzazione e la pseudonimizzazione dei dati.
L’anonimizzazione è il processo mediante il quale i dati personali vengono modificati in modo tale da rendere impossibile l’identificazione degli individui a cui si riferiscono. Le tecniche di anonimizzazione includono:
Randomizzazione dei dati: consiste nell’introduzione di rumore nei dati per offuscare le informazioni originali; | |
Aggregazione dei dati: le informazioni vengono combinate in gruppi più ampi, rendendo difficile l’identificazione dei singoli individui; | |
Soppressione dei dati: consiste nella rimozione di nomi, indirizzi o altro dal dataset. |
L’anonimizzazione offre diversi vantaggi significativi: un alto livello di protezione della privacy (l’identificazione dei titolari dei dati è resa difficile quando non impossibile), la conformità normativa al GDPR, che incoraggia l’uso di dati anonimi per ridurre i rischi privacy, e la possibilità di condividere i dati con terze parti in modo sicuro.
Tuttavia, sono da segnalare alcuni lati critici nel suo utilizzo:
La pseudonimizzazione è il processo di sostituzione degli identificatori personali all’interno di un dataset con identificatori artificiali o pseudonimi. A differenza dell’anonimizzazione, i dati pseudonimizzati possono ancora essere ricondotti agli individui attraverso l’uso di chiavi aggiuntive.
Tra le tecniche di pseudonimizzazione ricordiamo:
Tokenizzazione dei dati: sostituzione degli identificatori con token unici; | |
Crittografia dei dati: utilizzo di algoritmi crittografici per proteggere gli identificatori, che così richiedono un codice specifico per essere decifrati; | |
Mascheramento dei dati: consiste nel nascondere i dati originali con rappresentazioni alternative. |
La pseudonimizzazione offre vari benefici: un buon equilibrio tra privacy e utilizzabilità dei dati, dato che consente analisi più dettagliate rispetto alle tecniche di anonimizzazione, una riduzione dei rischi privacy legati alle violazioni dirette dei dati e una buona facilità di implementazione (sono tecnologie più semplici rispetto a quelle di anonimizzazione e hanno un impatto minore sulla forma originale dei dati).
Tra i limiti di questa tecnica sono invece da segnalare:
In ambito aziendale, l’anonimizzazione e la pseudonimizzazione trovano applicazione in numerosi scenari, come l’analisi dei big data (che permette di analizzare grandi volumi di dati per trarre insights preziosi senza compromettere la privacy degli individui), le fasi di test e sviluppo di prodotti e software (che hanno bisogno di dati reali) e la condivisione sicura dei dati con partner commerciali e fornitori esterni, supportando collaborazioni e integrazioni.
L’anonimizzazione e la pseudonimizzazione sono strumenti essenziali nella protezione dei dati aziendali, ma la loro implementazione deve essere attenta e strategica. Per le piccole aziende, la pseudonimizzazione può essere la tecnica migliore, poiché offre un equilibrio tra protezione della privacy e utilità dei dati, ed è generalmente più semplice e meno costosa da implementare rispetto all’anonimizzazione.
Affidarsi a un esperto per gestire queste tecnologie rimane cruciale: i consulenti ConsulGroup possono garantirti la conformità normativa delle soluzioni che hai scelto, riducendo il rischio di sanzioni e assistendoti nell’implementazione efficace delle tecnologie più adatte al vostro caso.